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Lo stress crea relazioni

Le ultime ricerche scientifiche hanno straordinariamente capovolto la percezione dello stress, dimostrando che il modo di vivere lo stress cambia la reazione che questo avrà sulla nostra salute (vedi articolo precedente) e che lo stress rende socievoli.

Per capire come ciò accade occorre menzionare un ormone, l'ossitocina. Si parla spesso di quest'ormone, che è chiamato anche "l'ormone delle coccole" perché il nostro sistema lo rilascia quando abbracciamo qualcuno.

Chiamato anche "l'ormone dell'amore e delle relazioni", l'ossitocina è il comune denominatore chimico di affettività, amorevolezza, cura ed empatia; costituisce la base della spinta della madre a prendersi cura dei propri piccoli, consentendo l’emergere di quella capacità innata di sintonizzazione ai loro bisogni e la tendenza a sacrificare la propria vita. Regola anche la funzione uterina durante il parto.

Quello che molti non sanno però è che l'ossitocina è un ormone dello stress, tanto quanto l'adrenalina. Più in condizioni di stress l'adrenalina aumenta i battiti del cuore, più la nostra ghiandola pituitaria emette ossitocina. E l'ossitocina, come ormone delle relazioni, ci spinge a interagire, cercando supporto negli altri, dialogo, condivisione e allo stesso modo ci porta ad accorgerci quando qualcun altro soffre in modo che anche noi possiamo sostenerlo. In altre parole, quando le circostanze della vita si fanno difficili e viviamo una condizione di stress, il nostro cervello, con l'emissione di ossitocina, ci porta a circondarci di persone che tengono a noi, spingendoci al contatto e all'aiuto reciproco.

Un altro aspetto importante e allo stesso tempo straordinario è che il nostro cuore ha recettori per l'ossitocina, che attivano processi di rigenerazione cellulare in condizioni di stress forte e prolungato. Cioè in condizioni di grande stress l'ossitocina prodotta fa da antinfiammatorio naturale, aiutando i vasi sanguigni a rimanere rilassati, così che il cuore si rigenera e si fortifica.

In pratica il corpo producendo questo ormone migliora la risposta allo stress, ci spinge verso gli altri e ci rende più resistenti.

La cosa magnifica è che tutti questi benefici fisici dell'ossitocina sono aumentati dal contatto con gli altri e dal supporto reciproco. Ossia quando in condizioni di stress ci rivolgiamo ad altri, per cercare supporto o per aiutare qualcuno, il nostro cervello rilascia maggiori quantità di ossitocina, permettendo perciò al nostro cuore di rigenerarsi e di recuperare più velocemente.

Tutto questo rivela un aspetto magnifico: che la nostra conformazione biologica ha un meccanismo incorporato per la resistenza fisica e psichica allo stress, e che questo meccanismo sono le interazioni con gli altri.

Infine con un'altra ricerca condotta negli Stati Uniti, su circa 1000 adulti dai 34 a 93 anni, si è visto che tra le persone che avevano provavano importanti stress nell'ultimo anno, come ad esempio difficoltà economiche, lutti, ecc...,  il rischio di decesso era aumentato del 30%. Questo però non era vero per tutti. Chi aveva trascorso del tempo ad aiutare qualcuno non mostrava alcun aumento del rischio di decesso legato allo stress, anzi, generava elevate capacità di recupero. Con questo si dimostra che aiutare gli altri neutralizza gli effetti negativi dello stress.

In conclusione di tutto ciò si può dire che le conseguenze dannose dello stress sulla salute non sono inevitabili, però la scienza ci dimostra che:

  • Lo stress fa male solo se crediamo che lo faccia. Se scegli di vedere la reazione allo stress come utile, non solo lo affronti meglio, ma puoi annullare i suoi effetti nocivi.
  • Quando sotto stress scegli di entrare in una relazione di scambio con gli altri, o ti prendi cura di altri, crei un meccanismo di riduzione dello stress.

Fonte: Kelly McGonigal - "How to make stress your friend" - at TEDGlobal 2013

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